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Falsi allarmi? Drastica riduzione grazie all’intelligenza artificiale

Falsi allarmi? Drastica riduzione grazie all’intelligenza artificiale

Falsi allarmi? Drastica riduzione grazie all’intelligenza artificiale

Immaginiamo un grande edificio, una fabbrica o una struttura pubblica, con vaste aree scoperte che bisogna proteggere al pari dei locali interni da qualunque fonte di pericolo o danno. L’organizzazione ha investito molto nella sicurezza, installando telecamere normali e termiche, nonché vari tipi di barriere e sensori. Il tutto gestito da una control room ben concepita e da security manager che sanno il fatto loro. Sembrava tutto perfetto, sulla carta. Nulla poteva sfuggire ai sistemi installati. Purtroppo, nemmeno le foglie che si muovevano al vento, un sacchetto di carta che rotolava, un cane randagio o semplicemente un riflesso di luce. Il risultato? Gli addetti della sicurezza erano sommersi da una mole incredibile di falsi allarmi che andavano verificati uno per uno, ad esempio visionando le classiche telecamere di sorveglianza o addirittura mandando un addetto sul luogo, con il rischio di distogliere l’attenzione dai tentativi di accesso concreti.

L’importanza dell’intelligenza artificiale

Un esempio immaginario, ma che si verifica costantemente quando alla sicurezza fisica di una struttura e delle sue aree limitrofe manca un tassello fondamentale: un buon sistema di intelligenza artificiale con algoritmi in grado di distinguere i falsi allarmi dai veri tentativi di intrusione. Ad esempio, quando si attiva un sensore a infrarossi il sistema analizzerà le immagini provenienti da quell’area e sarà in grado di riconoscere se l’allarme è stato fatto scattare da un uomo o da un animale anche di piccola taglia. Una buona piattaforma dedicata alla sicurezza fisica basata sull’intelligenza artificiale è in grado di correlare eventi provenienti da fonti eterogenee (come ad esempio, una lampada con sensore di movimento che si accende quando non ci dovrebbe essere nessuno nella struttura), fare un’analisi situazionale completa grazie a video-analisi e machine learning e individuare automaticamente l’anomalia.

Il ruolo di Cogen

«Il problema dei falsi allarmi è enorme e genera una mole di lavoro infinita, il 95% degli allarmi potenziali risulta essere un falso positivo» spiega Gianluca Pagani di Cogen, società specializzata in sistemi di sicurezza integrati che con Neosperience ha creato la piattaforma Neoscogen proprio per innovare la security attraverso l’intelligenza artificiale. «E lo scopo di Cogen è quello di togliere i lavori frustranti e ripetitivi per concentrare gli operatori su ciò che serve. Digitalizzazione e intelligenza artificiale possono analizzare efficacemente grandi quantità di dati, escludendo a priori il 90% dei falsi allarmi, per mettere in sicurezza aziende, enti pubblici e città proteggendo persone, ambienti da atti criminali o vandalici, incidenti, eventi naturali, colposi o dolosi».