SWITCH ON INTEROPERABILITY

Controllo accessi e integrazione in un sistema di sicurezza

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Controllo accessi e integrazione in un sistema di sicurezza

Fino ad alcuni anni fa, i sistemi di controllo accessi sono stati raramente considerati parte integrante del sistema di sicurezza fisica attiva. La sicurezza era principalmente affidata ai sistemi antintrusione e videosorveglianza, che avevano il compito prevalente di dissuadere e rilevare tentativi di intrusione al di fuori degli orari lavorativi.

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Il controllo degli accessi automatico durante gli orari lavorativi, quando effettuato, era considerato un’estensione del sistema di rilevazione presenze e, molto spesso, i due sistemi coincidevano.

Questo faceva si che il responsabile della sicurezza fosse poco o per nulla coinvolto nella definizione dei processi autorizzativi all’accesso e, di conseguenza, nella determinazione dei requisiti che dovevano guidare la selezione del sistema più adatto a soddisfarli. Nessuna strategia comune veniva posta in essere per sfruttare appieno le numerose possibilità di miglioramento dell’efficacia e dell’efficienza del sistema di sicurezza, generate dalle possibilità di integrazione, ma soprattutto di interoperabilità del sistema di controllo accessi con le altre applicazioni presenti.


I sistemi di controllo accessi rivestono invece un’importanza fondamentale nell’assicurare la protezione delle persone, degli asset e del know-how delle aziende, che sono sempre più aperte e in cui si muovono sempre meno dipendenti e sempre più personale esterno.

Per queste ragioni, più recentemente, l’esigenza di avere aziende aperte ma al tempo stesso più sicure ha portato a rendersi conto che il sistema di controllo accessi può e deve essere il punto di riferimento per tutte le altre applicazioni presenti nel sistema e che da esso possono essere pilotate. Perché il primo e più importante aspetto di un sistema di sicurezza in un’azienda “aperta” è proprio la conoscenza della identità di tutte le persone presenti al suo interno.

Il controllo accessi deve agevolare il flusso e l’operatività delle persone, controllando gli ingressi in modo differenziato, garantendo contemporaneamente la sicurezza di beni e persone.

Per fare questo è fondamentale che venga progettato per coniugare le esigenze di sicurezza con quelle di libertà operativa e quindi di produttività:

  • offrendo la più facile accessibilità agli ambienti;
  • garantendo tutti gli automatismi per facilitare il rapporto uomo/ambiente di lavoro;
  • garantendo al personale la condizione di azienda “safe & friendly”;
  • interagendo anche con le applicazioni non relative alla sicurezza per migliorare l’efficienza complessiva.

Il controllo degli accessi automatico deve consentire, interagendo con le altre applicazioni, di avere il pieno controllo della proprietà, permettendo di identificare, individuare, rilevare e capire ciò che avviene, così da autorizzare l’esecuzione di determinate azioni e segnalare qualsiasi evento anomalo o sospetto. Inoltre, se il controllo accessi è il fulcro attorno al quale operano tutte le applicazioni del building, diventa anche la chiave di interpretazione di moltissime informazioni raccolte dal sistema integrato che possono essere utilizzate per scopi forensi o per l’ottimizzazione di molteplici processi, come:

  • l’ottimizzazione dei consumi energetici gestendo l’impianto di illuminazione e di climatizzazione in funzione della presenza o meno delle persone che agiscono all’interno di una area;
  • la gestione automatizzata dell’inserimento dell’impianto di sicurezza di aree critiche;
  • il controllo della completa evacuazione di un edificio in caso di emergenza;
  • l’automatizzazione di procedure aziendali in aree critiche;
  • il monitoraggio del flusso dei visitatori all’interno della proprietà.

Per tutte queste ragioni il responsabile della sicurezza, che deve scegliere una piattaforma di supervisione e integrazione di sottosistemi eterogenei ma interoperabili, deve considerare fra i requisiti più importanti la capacità di realizzazione, tramite essa, di sistemi di controllo accessi sofisticati e ricchi di funzionalità, ma al tempo stesso semplici da rendere interoperabili con le altre applicazioni presenti nel sistema. A questo scopo abbiamo sviluppato Openware, la piattaforma PSIM/FIP (Physical Security Information Management/Full Interoperability Platform) aperta all’integrazione di tutte le applicazioni di sicurezza, compresi i sistemi e i dispositivi di controllo accessi dei principali produttori italiani e internazionali.